giovedì 21 luglio 2011

'na tazzulella 'e cafè ....

Il caffè dopo pranzo è uno dei piaceri della vita, per qualcuno se  dopo ci mettianche una sigaretta il piacere forse non è nemmeno descrivibile... 
Il caffè del dopo pranzo dal lunedì al venerdì spesso lo bevi con gente che non hai scelto, però ci sta... sei lì, ovunque tu sia, sei lì e lì devi essere, però almeno un caffè vorresti bertelo in santa pace, con tutta la sacralità che il momento del caffè richiede...
Espresso, macchiato, deca, in tazza grande o in tazza piccola, schiumato, spruzzato di latte di soia, amaro, dolce, dolcificato, stucchevole, col miele, zucchero di canna... cuoricini di cacao o caramello a seconda della scuola di bar che ha seguito l'impacciata apprendista barista, se mai ne ha fatta una visto i cuoricini che fa.....
Quante opzioni per un semplice ma sacro caffè...
E pensare che a casa tua lo bevi sempre allo stesso modo, magari nella stessa tazza da sempre e tratti come una reliquia la macchinetta del caffè che hai salvato dall'appartamento di quando eri studente all'università perchè un caffè così nessuna macchinetta te lo farà mai.... oppure te la sei portata da casa di "mammà"
A casa lo bevi sempre così, a casa non hai bisogno di molto, solo di quello che senti ti serve per sentirti a casa... 
Fuori casa ti danno del "Lei", ti chiamano "dottore", "architetto", "avvocato", ti dicono "signore mi scusi desidera?", "buongiorno mi dica...".... 
Dentro casa sei papà, al massimo sei "caro" (per i romantici e convenzionali orgogliosi)... comunque sempre 4 lettere, non ne servono molte di più: le prime 4, papà, suonano alla grande... sono così facili da imparare che i cuccioli le imparano rapidamente, se ci pensi sono stati proprio loro ad inventare questo suono, questa parola, questa meraviglia... 
Non sei papà fino a che non hai un figlio, ma quando un figlio dice "papà" per la prima volta allora diventi un papà orgoglioso... "ecco mi ha riconosciuto.... sono io !".... altro che promozione in ufficio con tutti quei "lei", "dottore", "mi dica", "prego venga pure...".
Un semplice caffè...lo puoi volere deca, schiumato,espresso, doppio, americano, pieno di ogni ninnolo o condimento ma alla fine sempre caffè è... il suo profumo non cambia, la sua essenza non cambia.... 
Così come possono chiamarti "Babbo", "babbino", "babbone", "caro", "amore", "tesoro", "daddy"... ma la tua essenza non cambia, il tuo essere orgoglioso non cambia... mai.

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