venerdì 29 luglio 2011

c'è chi scende.... c'è chi sale

Stasera i vicini parlano un po' troppo a voce alta e anche se non vuoi ti tocca ascoltare i loro discorsi su vacanze, lasagne, carne macinata e sull'ultimo amore della Canalis... voci e dialoghi che si contaminano fra giardini separati da muri o siepi troppo sottili per garantire quella riservatezza che invece proclamano....
C'è sempre rumore di sottofondo... alle chiacchere dei vicini si unisce una musica in perfetto stile liscio romagnolo che qualche bar sta suonando e facendo rimbalzare fra le case... rumori di sottofondo, ci sono sempre ma non sempre rapiscono la tua attenzione, ti accompagnano nelle mille cose che fai... manifestano che attorno a te il mondo scorre e continua a girare...
Mafalda in una sua vignetta urlava a gran voce: "fermate il mondo voglio scendere!" ...a volte anche tu vorresti scendere, ma se poi scendi dove vai ?!?
Tante volte sei tentano di scendere, cambiare, buttare tutto all'aria e poi non troviamo alternative possibili.... forse non le hai. 
Forse quello che hai, che hai costruito, che ti è stato dato non è poi così male se non ti viene subito un'alternativa possibile...
Se vuoi scendere devi per lo meno assicurarti che chi ami voglia scendere con te, che per loro sia la cosa migliore.. se no, senza cuccioli e senza Lei dove vai? scendi e poi ??!
Fforse sul mondo che gira ti conviene salirci e starci ... a volte come se fosse un toro meccanico, a volte come se fosse un'amaca fluttuante.... 
Quando ti viene voglia di scendere datti il permesso e un momento per guardarti attorno... cerco gli occhi che sai, le parole che ami sentire, le risate che ti riempiono le guancie.... quello che vedrai è quello che ti fa stare sul toro, sull'amaca, è quello che da senso.
I vicini stasera continuano a parlare a voce alta, alla fine ti fanno compagnia, come anche la musica che rimbalza fra le case che adesso si è trasformata in una disco dance improbabile d'altri tempi..... il rumore del mondo ti culla stasera, ti ricorda che il mondo gira e che tu alla fine ami girare perchè girare significa vivere.
C'è chi scende e c'è chi sale... decidi tu da che parte vuoi stare...sii orgoglioso.

sguardi

Serata spensierata ieri nella ridente località balneare... tempo magnanimo, temperatura giusta, ottima compagnia e pesce ben cotto....
Il tuo posto nella tavolata era sufficientemente strategico, ovviamente accanto a Lei, e ti offriva un osservatorio piacevole sul gruppo ma sopratutto sui cuccioli che, nell'angolo dei bambini, riempivano di mondi cuccioli e risate una serata forse troppo per adulti.
Quando sei in gruppo ti piace osservare i tuoi cuccioli, come si muovono, cosa dicono, come si destreggiano nelle situazioni in cui tu, spesso, li collochi... difficilmente non se la cavano, difficilmente non trovano un modo per stare bene... ti piace guardare i tuoi cuccioli farcela.
Ieri sera la principessa era in gran forma e non era da meno neanche il piccolo principe, dentro abiti da grandi ma fatti per piccoli c'erano grandi cuccioli..... 
Spesso ti chiedi come fanno, come fanno ad adattarsi così bene... tu stesso adesso non ne saresti così capace, troppe abitudini, troppe convenzioni, troppe responsabilità e puntigli personali... loro ce la fanno, sono plastici, flessibili.. liberi. Ti piace osservarli mentre esprimono libertà.
Ieri sera i tuoi cuccioli erano liberi e tu li hai osservati .....ad un certo punto la principessa ti ha guardato e il tuo sguardo lei lo ha incontrato e incrociato con il suo... un sorriso... e poi via ancora a perdersi e crescere nella libertà cucciola.....   
 Uno sguardo si sente? Che effetto fa uno sguardo? difficile da dire.... forse assomiglia ad una carezza, forse risuona come una ninna nanna silenziosa, forse dà una sensazione simile all'essere tenuti in braccio, tenuti per mano.... tenuti, protetti.



Uno sguardo protegge, uno sguardo rassicura.... se guardi pensi, se pensi ti emozioni, se ti emozioni ci sei, se ci sei sei un papà orgoglioso.

mercoledì 27 luglio 2011

maneggiare con cura

Il clima non aiuta proprio, c'è tempo londinese sulla solatia riviera e il tutto a quest'ora si copre di un silenzio che, per questi posti di questi tempi, ha dell'irreale.... un gustoso irreale.
Oggi la giornata ti è andata via liscia, piena come sempre ma liscia, senza intoppi... gente cordiale, poca fila in auto, poca fila al distributore del caffè... telefonate il giusto numero, hai avuto anche qualche attimo per staccare e magari fare due chiacchiere estemporanee...fossero tutte così le giornate forse saresti meno stanco.
Nel tuo lavoro maneggi vite altrui, incontri persone, le ascolti e ne custodisci le confidenze e a volte ti capita di pensare: "... e la mia di vita, chi la maneggia? chi se ne prende cura?...", domanda legittima ma dalla risposta poco immediata e per qualcuno, mannaggia a lui, non legittima.
I papà orgogliosi amano sentirsi padroni e protagonisti della loro vita, sanno e sentono che sono chiamati ad essere riferimento e protezione per i cuccioli e per Lei ... però anche ai papà orgogliosi ogni tanto capita di aver bisogno e "quell'ogni tanto" non sempre è reso visibile... spesso va riconosciuto e scovato.
I papà vanno maneggiati con cura, non perché fragili ma semplicemente perché  preziosi, più sono papà orgogliosi più sono preziosi.... preziosi per Lei, per i cuccioli, per chi li vive e li incontra ogni giorno.
Per saper maneggiare qualcosa di prezioso non c'è bisogno di corsi di laurea, specializzazioni, master o dottorati... basta averne cura, "take care"... interessarsi, occuparsi, avere sensibilità.... cose che si imparano dalla vita...  Lei lo sa... tu lo sai, i cuccioli le sanno da subito.
I papà orgogliosi non amano molto chiedere, più volentieri danno...i cuccioli prendono e danno,  immediatamente, subito, sempre... i cuccioli hanno cura dei loro papà, amano maneggiarli, come quando riescono a recuperare la loro bolla di sapone e la tengono lì al sicuro per non farla scoppiare... con delicatezza e cura.
La tua giornata è andata via liscia oggi, sei riuscito a fare tutte le cose che dovevi... ti sei sentito utile, competente.... e quando sei tornato alla base ti sei sentito prezioso, perché,anche se ogni sera torni, ogni volta è un tornare nuovo... non è meccanico che torni, non è scontato... è prezioso, è atteso... è maneggiato con cura.
In una giornata così i pensieri vanno e vengono, fanno capriole e verticali, si nascondono per poi emergere, vengono da destra e da sinistra, da sopra e da sotto, non rispettano le precedenze... 
Oggi hai pensato molto, a tante cose, a tante persone ma non a tutti hai dedicato quel pensiero speciale... tu sai a chi devi sempre riservarlo  ... orgoglioso come sei.

martedì 26 luglio 2011

shangai

Non so quante volte ti sei chiesto quanta pazienza a volte ci voglia... non so quante volte te lo sei chiesto ma sicuramente di pazienza a volte ce ne vuole più di quante volte te lo sei chiesto... e la pazienza di questi tempi è merce rara, rarissima... preziosa.
Anche i cuccioli , grandi o piccoli che siano, ne richiedono tanta, non perché non siano bravi cuccioli ma semplicemente perché stanno crescendo e chi cresce non sa, chi non sa sperimenta, chi sperimenta è noto che può sbagliare.

Essere un papà orgoglioso a volte  assomiglia ad essere impegnati ad una partita a Eshangai o mikado che dir si voglia.... hai la situazione in pugno all'inizio e poi la faccenda si complica, a volte in modo così fantasioso e astruso da richiedere un fermo immagine per analizzare e capire... gli shangai hanno una loro logica che si crea ogni volta che li fai cadere sul tavolo, una logica che visivamente è sempre nuova ma che di fondo mantiene una costante: un intreccio snodabile se sai da dove partire....
I cuccioli e le loro faccende capita che siano così... intrecciate e snodabili se sai da dove partire... ci vuole osservazione, pazienza, calma e mano ferma, capacità di capire cosa viene prima e cosa viene dopo... se vale la pena metterci le mani o tornarci su dopo... ci vuole ordine e un pizzico di strategia, la voglia e la passione per gli shangai, ma soprattuto ci vuole pazienza... un'orgogliosa pazienza.
Così come a shangai se muovi devi passare il turno, il che significa che hai osato troppo, anche con i cuccioli se oltrepassi il limite stai rischiando troppo ... l'unica differenza è che gli shangai non ci rimangono male se li muovi, aspettano il prossimo turno e se non ce la fai puoi sempre abbandonare la partita....con i cuccioli è diverso...
Forse oggi hai giocato a shangai, forse no, forse avresti dovuto, forse avresti voluto ma non ti è stato possibile.... i papà orgogliosi sanno essere pazienti anche quando la prossima mossa sembra impossibile.

lunedì 25 luglio 2011

sigilli

Difficile trovare parcheggio stasera al mare, il freddo rende tutti stanziali e il turn over ne risente, come anche la tua pazienza quando rifai il giro tre volte perchè speri sempre che ad ogni girata si sia liberato il posto più vicino alla base... 
Sei stanco e vorresti minimizzare ogni passo...ma il pensiero magico "altro giro altro regalo" magicamente si impossessa della tua capacità di giudizio... e giri.
I cuccioli sono già sul "cotto andante" e aspettano papà almeno per il bacio della buona notte... ogni giro che fai, Morfeo si avvicina insidioso.
Finalmente parcheggi perchè il tuo senso critico prevale sulla tua pigrizia e, se "Parigi val bene una messa", allora un bacio dei cuccioli vale una sgambata con borse e affini.
E davvero la vale... un bacio dei cuccioli scioglie ogni fatica, ogni nervosismo, ogni senso critico e ogni pensiero magico.. un bacio è un bacio... 
Semplice cliché? consuetudine? abitudine.... non credi, se tutte le consuetudini avessero questo calore allora il mondo le cercherebbe a sfinimento....
Un bacio è un bacio... ne esistono di tanti tipi: d'amore, d'amicizia, di routine, di Giuda, di addio, di ben trovato... un bacio dei cuccioli è un segno, una ricompensa, un sigillo nel cuore.. ricorda la ceralacca, unica e ben riconoscibile a tutti...
Quel bacio lo vuoi, è tuo, ti appartiene e spesso ti ritrovi a pensare quanto ne vorresti uno quando sei lontano, quando non sei lì e vorresti esserci...
Quel bacio che rincorrevi dopo aver girato e parcheggiato stasera è il bacio che rimette tutto in equilibrio, che dona senso, che dona quel calore che il tempo poco magnanimo di oggi stenta a concedere...
Sei orgoglioso di aver battuto Morfeo stasera, sei arrivato in tempo, sei orgoglioso di avere labbra cucciole che ti aspettano... sei orgoglioso che come danno un bacio a te non lo danno a nessuno... 
Ogni papà ha il suo bacio, il suo segno, la sua ceralacca come nelle migliori delle casate nobiliari...
Sei orgoglioso di essere un papà, un sigillo sul cuore, unico, ben visibile e riconoscibile a tutti ... proud to be a dad...

domenica 24 luglio 2011

vento a favore

C'è tempo da lupi stasera sulla ridente località balneare della riviera.... tempo da lupi come Dio comanda, tanto che la famiglia cerca coperte per affrontare la notte....
Giornata fredda e ventosa in cui nell'unico spiraglio di buon tempo ci si è avventurati per una camminata sulla spiaggia.... la spiaggia deserta oggi era frequentata solo da improvvisati Charlie Brown con i loro aquiloni e da qualche coraggioso lavoratore feriale che non ha voluto rinunciare alla domenica al mare, ma che se ne stava steso munito di felpa e cappuccio.
I cuccioli corrono comunque e giocano comunque... i cuccioli giocano sempre, in ogni condizione sanno trovare la forza e l'entusiasmo per giocare...

Cammini sulla spiaggia con la famiglia in un giorno autunnale di Luglio e senti che le dita dei piedi si indolenziscono, che hai scelto la direzione contro vento e che attorno a te continuano minacciose a raggrupparsi nubi non tanto rassicuranti... ma i cuccioli corrono e vogliono andare a vedere le barche... e tu cammini con le punta delle dita indolenzite.
Gli alberi maestri delle barche si fanno sempre più vicini e magari pensi a quanto ti piacerebbe averne una per partire con la tua famiglia per chissà dove.. per chissà quanto... basta che sia lontano da tutto quello che rende la quotidianità solita e meccanica... 

Ti trovi sul molo, fra le barche, gli alberi maestri e le vele ora li hai lì davanti e vedi marinai e "lupi di mare improbabili" soggiornare nei ponti, banchettare e mettersi un po' in vetrina...
Fantastichi sul tuo viaggio.... mare aperto, vento sulla faccia, odore di sale, calore del sole... cuccioli scalzi a bordo e un senso di avventura degno della miglior storia mai narrata, nemmeno da Salgari....

Tutto attorno il mare è agitato, nervoso, si ingrossa ad ogni folata di vento e lancia spruzzi salati oltre le barriere, i gabbiani faticano a trovare le giuste traiettorie e il profumo di iodio è persino troppo pungente... uno spettacolo la forza della natura, ti ci perdi a guardarla.
Ad un certo punto senti qualcosa che stringe forte la tua mano...qualcuno sta stringendo forte la tua mano.... è lei, la principessa che ha paura del mare arrabbiato a cui ti sei avvicinato troppo per fantasticare di barche e viaggi ... "papà..andiamo ... mi fa paura con quelle onde grosse... ho paura che ci porti via...
Senti davvero che ti sta stringendo la mano per proteggersi, per sentirsi salda e sicura... e senti che forse la principessa non gradirebbe un viaggio in barca per chissà dove, per chissà quanto... a lei piace correre, nascondersi, saltarti sulla schiena... a lei piace la terra ferma.
Ripartiamo, questa volta con il vento a favore e non solo perchè ci siamo girati e stiamo tornando indietro per la stessa strada ma perchè i papà orgogliosi sanno capire e accogliere...sopratutto sanno rassicurare... anche con il mare in tempesta.

venerdì 22 luglio 2011

C'era una volta.....

"Papà mi racconti la favola di....?"
Tante volte ti hanno chiesto così e tante volte hai raccontato ... seduto sul letto, in terra, al volante, abbracciato, con il cucciolo fra le gambe, con l'aiuto di un libro, con il supporto della tua memoria e della tua fantasia da cucciolo cresciuto...
Ci sono favole che non muoiono mai, vengono raccontate da anni, decenni, secoli.... chissà cos'hanno di così speciale che le rende eterne ... c'è una piccola bambina che porta focacce nel bosco e incontra un lupo ... oppure... arriva una una zucca che diventa carrozza e porta una poverella a diventar regina... succede che un principe bacia una ragazza e questa si sveglia da torpore eterno... cos'hanno di così tremendamente esclusivo da incantare ogni volta? 
Difficile da dire, molti studiosi ci hanno passato sopra del tempo e si sono lanciati in mille teorie possibili....  tu che sei un papà orgoglioso preferisci le cose semplici e  credi che il segreto sia nel semplice fatto che le favole piacciono e basta,, attirano, incuriosiscono....
Ii cuccioli sono tremendamente attirati dalle favole, da tutto quello che si copre di magia e attesa...  il segreto delle favole è che sono tali perché sono raccontate, non semplicemente scritte.... raccontate.
Anche la giornata di lavoro del loro papà può assumere lo status di favola...
Saper raccontare implica il conoscere, non solo ciò che va raccontato ma anche a chi va raccontato... ogni racconto è unico ... ai cuccioli piacciono sempre le stesse favole, ne hanno di preferite e chiedono sempre quelle ma questo non svilisce e impoverisce la voglia di raccontare dei loro papà orgogliosi
I papà orgogliosi raccontano favole, non raccontano storie.... e vissero felici e orgogliosi.

parole nel vento

Il vento di ieri sera che avvolgeva la ridente località balneare della riviera era uno di quei venti che porta consigli, nel silenzio ventoso della sera hai chiaccherato a lungo e questo rappacifica con il mondo.... avevi finalmente i piedi scalzi (come sognavi dalla mattina) e il bicchiere mezzo pieno il che significa che il mezzo vuoto era andato a riempire altro.
I cuccioli piano piano se ne erano andati a letto alla spicciolata provocando una progressiva e crescente percezione di silenzio e pace..
Chiaccherare in una sera di vento fa sì che le tue parole viaggino lontane, arrivino in luoghi impensati, assumono velocità, eco, sostegno e forse arrivino anche dove tu vuoi che arrivino e magari ci arrivano davvero....
Parole al vento o parole nel vento? Forse solo il tempo te lo potrà dire, quello che sai è che  i papà orgogliosi non amano dar fiato alla bocca, dare aria alle mucose, e basta... amano parlare, creare ponti di lettere ... i papà orgogliosi sanno parlare e sanno quello che dicono.. a volte devono solo trovare il codice giusto.
"Papà, mi spieghi perchè....", "Papàààà... come si chiama.... e questo cos'è..?"
I cuccioli amano le lettere e i giochi di parole e i papà orgogliosi hanno sempre lettere e parole nel loro alfabeto orgoglioso, nel loro dizionario orgoglioso.. i papà orgogliosi raccontano, spiegano, suggeriscono, insegnano, nominano, elencano ......
Ieri sera il vento del mare ha accolto e trasportato parole orgogliose, parole che forse hanno solleticato anche le orecchie dei cuccioli nelle loro brande o che comunque come per un incantesimo segreto alla fine, in ogni modo, saranno parte dei cuccioli.
A piedi scalzi e con mezzo bicchiere hai chiaccherato molto ieri sera....ieri sera il vento ha sostenuto lettere e significati... ieri sera il vento è diventato anch'egli orgolglioso...

giovedì 21 luglio 2011

'na tazzulella 'e cafè ....

Il caffè dopo pranzo è uno dei piaceri della vita, per qualcuno se  dopo ci mettianche una sigaretta il piacere forse non è nemmeno descrivibile... 
Il caffè del dopo pranzo dal lunedì al venerdì spesso lo bevi con gente che non hai scelto, però ci sta... sei lì, ovunque tu sia, sei lì e lì devi essere, però almeno un caffè vorresti bertelo in santa pace, con tutta la sacralità che il momento del caffè richiede...
Espresso, macchiato, deca, in tazza grande o in tazza piccola, schiumato, spruzzato di latte di soia, amaro, dolce, dolcificato, stucchevole, col miele, zucchero di canna... cuoricini di cacao o caramello a seconda della scuola di bar che ha seguito l'impacciata apprendista barista, se mai ne ha fatta una visto i cuoricini che fa.....
Quante opzioni per un semplice ma sacro caffè...
E pensare che a casa tua lo bevi sempre allo stesso modo, magari nella stessa tazza da sempre e tratti come una reliquia la macchinetta del caffè che hai salvato dall'appartamento di quando eri studente all'università perchè un caffè così nessuna macchinetta te lo farà mai.... oppure te la sei portata da casa di "mammà"
A casa lo bevi sempre così, a casa non hai bisogno di molto, solo di quello che senti ti serve per sentirti a casa... 
Fuori casa ti danno del "Lei", ti chiamano "dottore", "architetto", "avvocato", ti dicono "signore mi scusi desidera?", "buongiorno mi dica...".... 
Dentro casa sei papà, al massimo sei "caro" (per i romantici e convenzionali orgogliosi)... comunque sempre 4 lettere, non ne servono molte di più: le prime 4, papà, suonano alla grande... sono così facili da imparare che i cuccioli le imparano rapidamente, se ci pensi sono stati proprio loro ad inventare questo suono, questa parola, questa meraviglia... 
Non sei papà fino a che non hai un figlio, ma quando un figlio dice "papà" per la prima volta allora diventi un papà orgoglioso... "ecco mi ha riconosciuto.... sono io !".... altro che promozione in ufficio con tutti quei "lei", "dottore", "mi dica", "prego venga pure...".
Un semplice caffè...lo puoi volere deca, schiumato,espresso, doppio, americano, pieno di ogni ninnolo o condimento ma alla fine sempre caffè è... il suo profumo non cambia, la sua essenza non cambia.... 
Così come possono chiamarti "Babbo", "babbino", "babbone", "caro", "amore", "tesoro", "daddy"... ma la tua essenza non cambia, il tuo essere orgoglioso non cambia... mai.

a piedi scalzi

Questa mattina il cielo era quasi imbarazzante, tirato a lustro e pulito fino alll'ultima particella di non si sa bene cosa... sai solo che era bellissimo...
Anche stamattina silenzio, cinguettii e poco altro e una strana voglia  di stare a piedi nudi...
Avresti voluto metterti gli infradito, magari anche stare scalzo, chissà perché ma il piede libero dà sensazioni tutte sue, e invece alla fine hai optato per il solito mocassino ultimo stile, quello con i tappini. 
Sono pochi i papà che non hanno un mocassino con i tappini e sono ancora meno i papà che vanno in giro o al lavoro scalzi, non so se ne hai mai incontrati.... sarebbe una bella espressione di libertà, qualcuno azzarderebbe parlando di trasgressione... paroloni, i papà orgogliosi non hanno bisogno di paroloni, magari hanno a volte solo bisogno di pensare che sarebbe bello andare in giro scalzi, liberi.
Si diceva che stare a piedi nudi dà sensazioni particolari, curioso come una parte del tuo corpo così "periferica" sappia scatenare sensazioni così  centrali.... sensazioni di presenza nel mondo, di freschezza, di riposo, quasi meditative...
Sarà anche la più periferica parte del tuo corpo orgoglioso ma senza di questa non riusciresti a fare molto, anche solo stare in piedi (appunto), dritto, camminare, correre, grattarti il polpaccio, guidare, soffrire il solletico, cercarne altri sotto le lenzuola quando i cuccioli dormono o non sentono... 
Ah!...anche i piedi dei cuccioli sono strani, loro se li mangiano anche, e pure tu glieli mangi perché (e chi lo sa il perché?!) ti fanno venire voglia di mangiarli ... sembra una loro prerogativa....
Qualcuno andava "a piedi nudi nel parco", qualcuno diceva che "la vita passa dai piedi" .... 
Stamattina avresti voluto stare scalzo un po' di più, forse anche tutto il giorno, giusto il tempo per sentire la tua terra, il tuo posto, il tuo esserci anche oggi... i piedi dei papà orgogliosi fanno tanta strada e altrettanta ne segnano per i piedi dei loro cuccioli, tracciano sentieri, percorsi, autostrade... e ai papà orgogliosi piace ogni tanto ritornare sui propri passi per seguire le orme dei piedini... 
Oggi hai proprio voglia di stare a piedi nudi per sentire i tuoi passi risuonare orgogliosi...

mercoledì 20 luglio 2011

coccodrilli sotto il letto

Ci sono quelle sere che devi alzarti e cercare nel tuo armadio qualcosa che assomigli ad un corpetto unto e sfilacciato ed a un cappello da cowboy.... alla fine assomigli a Mr.Crocodile Dundee perchè pare che sotto i letti dei cuccioli abitino coccodrilli e affini.
I cuccioli in quanto tali vanno protetti, a volte anche da loro stessi, e i papà orgogliosi hanno sempre la medicina giusta ... non sono sciamani o abili imbonitori, giocolieri o abili mangiafuoco, semmai sanno solo di cosa c'è bisogno... partecipare alle strane idee dei cuccioli è un ottimo modo per capirle e se capisci allora sai cosa fare, oppure semplicemente se vi partecipi le strane idee piano piano perdono in stranezza....
Ti metti il cappello da Mr. Crocodile e cominci la caccia, riesci anche ad arruolare piccoli aiutanti se sai essere convincente e rassicurante... così la cameretta diventa palude, il tappeto un pontile o una zattera, le tende sono ottime liane per i passaggi difficili...
Ma dove sarà questo coccodrillo?  
"Papà eccolo è lì!!"....grida il piccolo Ianez..... e tu sorridi solo con mezzo angolo della bocca perchè i papà orgogliosi non predono in giro, non sminuiscono, semmai partecipano....
Coccodrilli sotto il letto magari non li hai mai incontrati, stanati, affrontati o sconfitti... però, se ci fossero realmente, davvero ti compreresti un cappello da cowboy da tenere nell'armadio in mezzo alle cravatte e ai calzini spaiati e da usare all'occorenza.... magari il gilet sfilacciato no, non pare essere il massimo della comodità quando lotti con un coccodrillo... parola di un Mr.Crocodile Dundee orgoglioso.

arrivano i pirati


Nel parcheggio del lavoro oggi ci sono poche macchine, meno del solito e quindi è più facile trovare il posto migliore, quello che quando esci ti regala un po' d'ombra e quindi un po' di sollievo.. almeno non ha il problema di spararti in faccia un vortice di aria condizionata pre-confezionata. 
Già. poche macchine... dove sono tutti? i soliti tutti... le macchine parcheggiate sono le stesse ogni giorno.... ogni mattina sulla via del lavoro vedi quell' uomo che in bici va sul marciapiede contromano... va al suo lavoro, chissà se è un padre orgoglioso.. ti piace pensare che lo sia...
Dove sono tutti? non potrai esserci solo tu oggi.... bè in effetti potresti anche e la cosa non sempre ti fa schifo... un po' di tranquillità in questa ulteriore giornata di lavoro, meno gente significa meno caos, meno caos significa meno tutto... non suona tanto male in fondo, tanto quello che conta non è lì... quello che conta è al mare adesso.
Forse i "soliti tutti" sono impegnati nel loro tempo libero, il tempo libero è un bene prezioso, un tesoro degno di mille mappe dei pirati e anche tu a volte ti senti un po' Jack Sparrow alla ricerca di questo tesoro... alzi gli occhi sperando nell'arrivo di un piccione viaggiatore, guardi in giro per vedere se qualcuno ha dimenticato qualche indizio... in un parcheggio semi deserto potrebbe trovarsi qualche indizio dimenticato... ma niente, solo il solito parcheggio per le solite macchine dei "soliti tutti" che oggi però si sono travestiti da pirati e sono partiti alla ricerca....
Chi ora sta al mare magari ci sta giocando ai pirati, sul serio, crea mondi fantastici dove gli eroi spesso hanno il viso dei papà orgogliosi e spesso i papà orgogliosi, che guardano da lontano i loro piccoli pirati giocare, si sentono eroi ... eroi che si sporcano le mani, che combattono, che sudano, che trovano un parcheggio semi deserto e che ogni mattina incontrano l'uomo sulla bici in contromano nel marciapiede che va al suo lavoro... eroi in quella  realtà che solo nella mente dei cuccioli combacia con la fantasia... quella più reale.

Qwerty di Rubik

Le maestre elementari dei nostri tempi, quando i papà orgogliosi erano alunni, ci davano dei voti strani: "bravo", "benino", "visto", a volte anche "superbravo" o "superbene"... per non parlare del tanto desiderato "superfatamegabravo" che se lo portavi a casa allora sì che potevi chiedere qualsiasi cosa....  e quel voto ti rappresentava... tu eri il "superfantamegabravo".
Adesso i cuccioli, piccoli o grandi che siano, portano a casa numeri, qualche tempo fa anche lettere come è d'obbligo nella migliore delle contaminazioni americane... imparano fin sa subito cosa significa essere giudicati, valutati... spesso etichettati... quando a loro basterebbe la loro etichetta di cuccioli che madre natura gli cuce sul petto.
Un mondo di etichette strane... ovunque ....
La tastiera del pc ha una struttura tutta sua, i più hi-tec la chiamano QWERTY... non ci vuole molto, basta leggere i tasti delle lettere della prima fila in alto, incredibile come una stringa di lettere senza senso se invece glielo trovi assumono un significato universale.... non credo esista un signor QWERTY che abbia inventato questo, come non credo esistano tanti signor "XYZ" che si possano attribuire chissà quale intuizione geniale o scoperta fantasmagorica....
I papà orgogliosi ce l'hanno la tastiera QWERTY, ce l'hanno anche sull'ultimo smarthphone che si sono regalati, la sanno usare con due mani contemporaneamente e conoscono ogni segreto nascosto dietro mille combinazioni di tasti "funzione".... prima o seconda che sia.
I papà orgogliosi insegnano ai cuccioli i segreti delle combinazioni, insegnano che se fai una cosa allora puoi trovarne un'altra e che spesso non c'è solo un modo per trovarla... ci vuole testa, impegno, "sbuzzo... 
E dove l'hanno appreso tutto questo i papà orgogliosi?
I padri dei papà orgogliosi non avevano la tastiera QWERTY, i nostri padri avevano il cubo di Rubik, il Mecano e i più fortunati anche il Traforo... i papà dei papà orgogliosi si impegnavano insieme ai loro cuccioli.
I papà orgogliosi di oggi non possono non saper utilizzare le loro tastierie QWERTY per trasformarle in tastiere a colori, in tastiere assemblabili e smontabili, rotanti, scoppiettanti, avvitabili e rinnovabili... 
I papà orgogliosi possono essere il signor QWERTY o il signor XYZ, non per vantarsi delle loro intuizioni geniali ma per genialmente intuire insieme ai loro cuccioli che anche una fredda e super hi-tec tastiera QWERTY può diventare un QWERTY di Rubik e che le varie combinazioni vengono meglio a 4 mani piuttosto che a 2, come nei migliori concerti di pianoforte....

il mattino ha l'oro in bocca

Il mattino ha l'oro in bocca, per fortuna che almeno lui ce l'ha... se non ci fosse il mattino con il suo oro forse non avrebbe davvero molto senso stiracchiarsi e star su... che poi questo "oro in bocca" non si è mai ben capito cosa significhi, però questa diceria fa parte del retaggio culturale e quindi ce la teniamo ben salda come tante altre. 
Forse significa  non perdere tempo, sfruttare il momento, non tergiversare, sii operativo... se le cose le fai subito è meglio! Perchè poi, scusate, se proviamo ad aspettare un attimo che succede?
I papà aspettano, eccome, aspettano le mamme in macchina che chissà perchè non sono mai pronte (ma guai a dirlo), aspettano che il cucciolo chiami urlando "Fattoooo!!!" ... aspettano la sera che il cucciolo grande rientri se si sta avventurando nelle sue prime conquiste del mondo, aspettano che si faccia giorno per ripartire, aspettano con pazienza prima di dare il colpo di grazia al dentino da latte che ormai è un grande equilibrista sospeso su nulla... i papà sanno che se non aspettano un attimo le cose girano diverse, forse male oppure solo in maniera meno utile.
E poi, se ci pensi, aspettare un attimo ti concede anche un momento per te, un prezioso momento in cui puoi darti il permesso di riflettere, non pensare... riflettere.. che è tutta un'altra cosa...  perchè se rifletti ti appropri, fissi le cose, scolpisci storie nella mente e nel cuore...
Aspetta un attimo papà orgoglioso... aspetta... il mattino avrà anche l'oro in bocca e proprio per questo vale la pena star su e stiracchiarsi, ma l'oro per essere trovato e posseduto richiede metodo, pazienza, meticolosità, anche fortuna certo, ma sopratutto saper aspettare per godersi il lusso di riflettere.

martedì 19 luglio 2011

Rien ne va plus.... 'notte papà orgoglioso

Stasera al mare c'è un gran vento e i cuccioli si spaventano, forse perchè non capiscono bene come mai il vento ulula, chissà cosa sembra e a cosa si associa nella loro produttiva fantasia....
Tira un gran vento e la famiglia si ritira dentro casa e come per magia ti ritrovi sull'orlo del tuo letto, in bilico, perchè 8 gambe sono troppe anche per un letto matrimoniale e non si sa mai il vero motivo ma quello con la posizione più fortunata è sempre un papà... 
Vittimismo? lamentela? no.. semplice constatazione di come gira la ruota... il fatto strano è che in bilico ci rimani pure, ci stai, trovi comunque un modo di starci.
La ruota gira, la roulette gira.. " fate il vostro gioco signori... rien ne va plus...."
Non sai chi è che la fa girare e con quale criterio lancia la pallina, forse a caso oppure ha una tecnica precisa, cerchi di carpire il segreto del croupier, ma il risultato è che è sempre molto difficile prevedere cosa uscirà....
I papà fanno il loro gioco, puntano alto, spesso tutto quello che hanno, e non sempre sono sicuri che il loro ardire sarà ripagato... però giocano, non abbandonano il tavolo verde. 
I veri giocatori ci insegnano che il bello non è vincere ma giocare, ciò che rapisce è l'emozione di provare, di stare sul pezzo, di sfidare la sorte.
I papà orgogliosi non sono giocatori d'azzardo ma con questi condividono la passione, la tenacia e il coraggio.... arrivando perfino a rimanere in bilico sul loro letto, scomodi.
Rimani in bilico anche perchè sai che al momento giusto riconquisterai il tuo posto, ma solo dopo sollevamenti e piegamenti di cuccioli , manovre tanto attente e calibrate che sembri capace di far levitare i loro corpicini abbandonati ai sogni... ristabilisci un ordine per te, per  loro, per tutti.... anche per oggi è fatta. ..
Buona notte papà orgoglioso, goditi il tuo posto non più in bilico.

sssstttt...

Oggi ha rinfrescato, alle 7 di mattina c'erano appena 19 gradi centigradi, il sole era già alto e luminoso e anche il cielo mostrava un azzuro intenso, tipicamente estivo.
Come al solito tutti dormivano... silenzio nella casa e nella via... silenzio tipicamente estivo.
Ai papà piace il silenzio? a volte sì... specialmente quando siamo presi da qualcosa che soddisfa i nostri bisogni di genere, l'esempio più banale è lo sport in tv... non si è mai capito ma pare che se c'è silenzio la tua squadra vince sicuro, quella palla entre in rete, quel pallone nel canestro, quella pallina arriva fulminea sulla linea di fine campo.... pare che se c'è silenzio il mondo obbedisce ai tuoi desiderei ... le notizie del TG cambiano sapore, forse sono meno tristi.... se c'è silenzio il tuo biglietto è sicuramente estratto da Milly Carlucci alla lotteria di fine anno...
Ai papà piace il silenzio? a volte no... quando esci e non c'è nessuno sveglio che ti dice "buona giornata" te ne vai con il senso di essere in un'altra dimensione, solo tua e dove la tua famiglia non è riuscita ad entrare .... ti manca qualcosa.... quando torni tardi e la loro giornata è già finita... manca qualcosa che chiuda... 
Ai papaà  piace il silenzio? a volte no ...il silenzio di un cucciolo d'uomo con quel faccino imbronciato e che non ti dice perchè, magari il suo amico gli ha fatto uno sgarbo ma tu non lo sai... puoi solo ipotizzare e aspettare in silenzio che il suo silenzio cambi....
Tante volte i papà chiedono silenzio, tante volte lo cercano ... tante volte lo temono e forse troppe volte lo generano.
Stamattina ha rinfrescato, nel silenzio sei uscito stando attento a fare silenzio, però un "ciao papà" lo chiederesti a gran voce.... ma stai facendo il gioco del silenzio, in quel momento si gioca a questo e i papà orgogliosi sono leali e rispettano le regole....

file rouge

la famiglia continua a stare al mare, il papà al lavoro... anche se al lavoro pensa al mare, chissà se quelli che sono al mare pensano al lavoro.
guardi la tua scrivania, o qualunque postazione utilizzi e vedi che piano piano l'hai resa tua, ci hai messo quello che senti ti appartiene e ti individua, ogni tanto c'è bisogno di pulizia e di riordinare ma la costante è sempre la stessa, alla fine deve rimanere sempre la TUA postazione...
un po' come il tuo ruolo, gira che ti rigira alla fine torni sempre lì.... ogni tanti ti rituffi nel tuo essere un giovane uomo con amici, sport, birre e altri optional che hanno anche contribuito a far sì che tu fossi "scelto" da quella donna che ami non solo perchè è tua ma anche perchè è colei che ti ha reso padre... che regalo.
I tuffi nel "passato" (remoto, prossimo o trapassato che sia) non sono pericolosi, non sono nostalgie stucchevoli e deprimenti ma sono segno di vita, di storia, di un filo rosso che ti ha reso, ti rende e ti renderà sempre chi sei, e te lo ricorderà sempre... avere una storia salva la vita... avere una storia ti permette di raccontarla e non parlo dello stereotipo del nonno sul dondolo di fronte al fuoco, parlo della banale e semplice opportunità di raccontarsi facendo le cose...
i tuoi figli ti guardano e imparano... cosa?! imparano come funziona il mondo, il tuo mondo che costruisci giorno per giorno.. una gran lezione per loro....loro che ora se ne stanno al mare a vedere il mondo di altri, a confrontarlo con il tuo e dire/dirsi "ah sì., anche il mio papà....." oppure "il mio papà dice sempre che..."...
ti a strano che il tuo piccolo cucciolo d'uomo sappia benissimo come sei, lui che magari se ne intende solo di palline rimbalzine e gormiti, sa leggerti dentro, sa dove può arrivare, sa cosa può dire... sa troppo spesso di cosa hai bisogno...
tuffarsi nella propria storia per ricordarsela e ammirarla, ripensarla e riproporla... un filo rosso... un gomitolo rosso, a volte ingrovigliato come il filo dell'auricolare del cellulare quando ti serve e stai guidando e non ti capaciti come le cose si possano incasinare così senza che nessuno ci metta le mani... e allora ti devi fermare a capire come sciogliere nodi degni del miglior marinaio.... i cuccioli d'uomo sono ottimi marinai in erba, mostrano la rotta, avvistano terra e ti aiutano a sciogliere i nodi che a volte la nostra distrazione produce....

la mano sotto la sella

ogni giorno, qualcuno dice, è un nuovo giorno.... ti piace pensarla così, dà un senso di avventura e di curiosità alla vita, ma quanto può essere curisosa e avventurosa una vita impostata, scelta, strutturata, in cui la routine assume a volte delle conformazioni che rasentano l'imbarazzante? nella prevedibilità cresciamo e facciamo crescere, abbiamo bisogno di un po' di prevedibilità.... i posti a tavola sono definiti da generazioni e generazioni, la disposizione delle macchine in garage, il lato del letto in cui dormi... sequenze e sequenze che si ripetono e tu, papà orgoglioso di esserlo, alimenti le sequenze, ne crei di nuove, rinforzi le esistenti e piano piano ogni tanto provi a vedere cosa succede a variarne qualcuna... sei un coraggioso.
Ai papà serve molto coraggio, ne hanno da vendere.... sono loro a portare i loro cuccioli sulle biciclette, sui campi da calcio, sui bordi delle piscine... sono loro a dire : "Vai! ci sono io...." ci vuole coraggio a togliere la mana da sotto quella sella della bici di Ben 10 o di Pukka quando sai che è facile che poi dovrai disinfettare un ginocchio sbucciato e sentirti dire che avevi esagerato.... ma i papà orgogliosi hanno un talento, sanno prevedere, sanno sfidare, sanno rischiare perchè si fidano non tanto delle loro previsioni ma della voglia di crescere dei loro cuccioli...
mentre levi la mano da sotto quella sella senti l'equilibrio e la soddisfazione di chi hai appena mollato... senti i tuoi polpastrelli come allungarsi, sembra esserci un filo che si fa sempre più sottile ad ogni pedalata impegnata degan del gran premio della montaga al Giro... sensazioni propriocettive strane... oltre lo spazio personale... ci piace pensare che si crei un cerchio di fiducia, tu ti fidi della sua voglia di crescere e il tuo cucciolo d'uomo si fida del tuo lasciarlo... sa che lo farai e sente che lo farari ... è un sistema che si autoalimenta e basta togliere una mano da sotto una sella....
Era un giorno di sole il giorno che mollai la sella della piccola principessa, la mollai in una stradina in un parco... la guardai andare, urlava "guarda papà!" con tutta la sua piccola voce... io la guardavo ed ero un papà orgoglioso, lei pedalava ed era un bimba orgogliosa.... il filo c'è, il sistema autoalimentante c'è... tutto grazie ad una mano che lascia una sella...

lunedì 18 luglio 2011

pensieri della prima sera

torni alla base e prima ti fermi a scattare una foto al tramonto sulle saline di Cervia, così anche tu hai qualcosa da mostrare quando arrivi o anche solo perchè ti piace quello che vedi incidentalmente mentre sei fermo in coda e da tempo sei allenato a cercare il buono anche in quello che sembra non averlo... sei un papà in coda e, tra la voglia di arrivare e la sfatica di guidare ogni volta, ti concedi minuti di pensiero....
la macchina per fortuna l'avevi parcheggiata all'ombra così il salirci non è stato poi tanto male, guidi in automatico e valuti se passare da casa a vedere se il postino stagionale di turno ha lasciato qualcosa di importante, ma ci ripensi e te ne freghi ... ti aspettano.
Davanti a te una pandina vecchio stile con un vecchio con cappello, sai che è da evitare, e mentre la radio canta quello che canta sempre ripensi a quando sei diventato papà... proprio a quel momento in cui ciuffi di capelli si sono intravisti, evento unico, irripetibile, insostituibile.
In quel momento, come è giusto che sia, tutte le attenzioni sono per la mamma e il neonato... tu ci sei e rimani inevitabilmente un po' sullo sfondo, il tuo ruolo non è essere al centro ma stare lì, esserci, e senti crescere in te non tanto il bisogno di attenzione ma il compito di proteggere... qualcuno la chiama fitness darwiniana, ha a che fare con il fatto che quell'esserino (un cucciolo d'uomo) contiene in sè il 50% dei tuoi geni e questo sembra sufficiente a farti accudire la prole....  la cosa particolare è che un papà i propri geni non li sente, non li vede, semmai li vive, quindi è naturale pensare che con quel cucciolo d'uomo ci con-vivi e se ami te stesso non puoi non amare anche lui, se porti avanti la tua vita è abbastanza scontato che non puoi non interessarti alla sua....non puoi non volere farne parte.
Pensi a questo mentre la pandina vecchio stile e il suo anziano conducente con cappello non ti consente ancora il sorpasso, quindi hai ancora il tempo per qualche pensiero e ti accorgi di quanto la tua condizione di uomo cambi inesorabilmente quando quei ciuffi di capelli si affacciano al mondo.... la tua mente viene permeata dal tuo nuovo status, difficile d'ora in poi pensare ad un "Me", è più naturale pensare al plurale... reponsabilità? dovere? mah... forse solo semplicemente desiderio e natura, forse solo il fatto che ora sei proiettato in un futuro più lungo di quanto ti è umanamente concesso...
Guidi e ti rendi conto che se guardi nello specchietto posteriore non puoi contemporaneamente guardare avanti, non ci avevi mai fatto caso e allora riprovi, è davvero così: o guardi indietro o guardi avanti... un uomo che diventa papà ha già scelto dove guardare....

to be continued....2

la pausa pranzo è un momentaccio... se sei da solo poi non ne parliamo.
i minuti sono contati e la scelta del companatico è davvero esigua... spesso le macchinette sono le tue compagne di pasto.
ma se sei al mare no! al mare c'è la nonna ai fornelli... dalle 6...e tu vivi la pausa pranzo nel sogno della tua "pausa cena" che ti aspetta nella ridente località balneare che hai sceltoquest'anno... che poi è sempre quella perchè le buone abitudini non vanno mai perse, perchè squadra che vince non si cambia, perchè repetita iuvant o semplicemente perchè non cambiare è tremendamente più semplice, facile, sicuro.
ogni anno siamo lì, ogni anno il tempo sembra fermarsi, ripartire, riavvogliamo il nastro delle vacanze estive, un rewind pressochè cronico e ripetitivo... ai bambini dà tanta sicurezza, sapere dove andranno, cosa faranno, chi troveranno... ecc...
tempi degli adulti e tempi dei bambini... ogni papà ha un orologio speciale, non so se biologico, analogico, digitale, automatico o a pila... ogni papà deve saper leggere il tempo dei bambini e ogni papà deve sapere che quel tempo magico non può essere minimamente paragonato al suo, fatto di marcatempo, agende quo-vadis, iphone o blackberry ( a seconda se sei Apple o chissacosa), autovelox, sistemi tutor, dj set, etc...
Un papà orgoglioso sa dove tiene il suo orologio speciale...e sa tenerlo in funzione, con manutenzioni ad hoc..

to be continued....

sono orgoglioso di essere un papà (i'm proud to be a dad)....
come si diceva prima, la famiglia è al mare e il papà no... il papà è al lavoro, i bimbi lo sanno e la sera ti aspettano, perchè sei uno di quei papà che la sera tornano (anche se tardi), uno di quei papà che al mattino presto se ne va sgattaiolando per non svegliare nessuno, ma che non disdegna uno sguardo un po' invidioso ma pieno di amore a chi sta dormendo ancora, chi a pancia in gìù, chi in su, chi di lato e tiene sempre la manina sotto la guancia... uno di quei papà che spera valga la pena di aspettarlo quando viene sera.
loro se ne stanno al mare, il mare fa tanto bene: lo iodio libera i bronchi e forse ci risparmieremo le cure termali di settembre (mah... noon credo...), le mamme e le nonne fanno camminate nell'acqua alta perchè la circolazione ne trae beneficio... il mare fa bene e tu ci vai, la sera a vedere come stanno, a sentire le loro storie e le loro liti he magistralmente qualcuno ha saputo risolvere e gestire al meglio... passi in rassegna le "palline rimbalzine" vinte al bar della spiaggia da quel piccolo bambino di 4 anni che ogni volta che pensi che è tuo ti senti stringere il cuore... ha un sacco di palline rimbalzine il mio ometto, una per ogni occasione, una per ogni volta che ti ha chiesto 50 centesimi, forse una per ogni volta che vuole sentirsi dire che sei orgoglioso di lui, di lui che sa vincere le palline rimbalzine!
e mentre cerchi di mangiare quello che ti hanno preparato, fra palline rimbalzine e occhi luminosi, ti senti chiamare mille volte, ci vuole una capacità di attenzione che solo i papà hanno, ci vuole il cervello stereo, capace di sentire tutto e tutti insieme e capace di mandare input nervosi così complessi che ti rendono capace di rispondere a tutti senza tralasciare nessuno... i tuoi bimbi lo sanno, lo sa sopratutto la grande, la principessa, che sa come guadagnare lo sguardo del principe, lei lo sa perchè è con te da più tempo... e sa quanto ti piace fare il papà e sa quanto le piace che tu sia papà... sembra quasi già grande, il tempo scorre e tu nn lo sai, non lo vuoi, non so... sai solo che lei cresce, vorrà fare la barista in riviera per il lavoro estivo e tu speri che la riviera chiuda prima del suo 16°compleanno...fai il tifo per i Maya e la loro profezia ... però lei cresce, ti racconta della sua giornata fra l'entusiasta e l'annoiato, perchè lei cresce veloce e veloce si entusiasma e si annoia.... lei cresce e tu la guardi crescere fra le palline rimbalzine ....

diario di bordo di un padre non in vacanza

tutta la famiglia è al mare... località di riviera, adatta per famiglie,dove i bambini possono trovare tutto ciò di cui hanno bisogno, ovvero tutto quello di cui hanno meno bisogno: dolci, sale giochi, distributori automatici, schifezze varie, animatori danzanti e canzoncine da baby dance che ogni anno son sempre quelle.... i bambini trovano la globalizzazione e i genitori guadagnano punti  nelle scale sociologiche che misurano lo stress..
la famiglia è al mare, ombrellone in prima fila (rigorosissimo!) e bagnino che ormai ti da del tu, sei un cliente abituale, bacia i bambini al tuo arrivo ogni anno e tua figlia che già mette le mani avanti per quando avrà l'età da lavoro estivo e sa già che vorrà fare la barista sulla ridente riviera romagnola....
la notte Rosa 2011 ce la siamo scampata, e solo perchè combaciava con la presa in possesso dell'appartamento, se no anche quest'anno ci toccava il toga party in spiaggia, invece grazie alle mille valigie e sportine che accompagnano la famiglia in questo trasloco estivo, il toga party se lo sono cuccato, e forse goduto, la solita clientela che vede in questa piccola zona del mondo una grande occasione per sentirsi meno "solita" e per un po' di tempo "più fashion" perchè si fa fare un mojito a bordo spiaggia senza nemmeno sapere che in riviera ci mettono il limone e non il lime.... (to be continued)

inizio...

oggi in un momento di noia.... uno di quei giorni in cui non sai che fare, non sei dove vorresti essere e non hai nulla di così stramaledettamente importante da fare...
iniziamo questa nuova "cosa"... vediamo dove ci porta.